Da: Matteo Donato
La Pinacoteca Zelantea di Acireale
Ed: Accademia di Scienze, Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici.
Acireale, 1992
pagg. 71-72
(Volume consultabile presso la Pinacoteca Zelantea di Acireale - CT)
GIUSEPPE GANDOLFO
(Catania 1792 - ivi 1855)
75. Chiaro di luna
Olio su tela, cm. 80x100.
Stato di conservazione: buono.
Inv. 301.
<<L'autore volle sopra questa tela esprimere quanto in una notte serena, battute le sicule spiagge da piena luce, sono meravigliose ed incantevoli. I grandi scogli della Trezza, detti Ciclopi, e l'antico Castello di Aci, che si emerge sopra le rocce figurano in questo dipinto. Alto e grande è il pianeta ... il suo pallido chiarore batte lo smisurato campo del mare. Un lieve spiro increspa le inargentate acque. Mirabile è la serenità ... la nettezza dell'aria maculata da qualche piccola nube ... Qui tutto sembra fosse vero ... Il pennello del G. ha raccolto tutto il mistero incantato della natura>>. (Così il Brancaleone). L'opera invero ci sembra peccare di eccessivo lirismo romantico. Da sottolineare che sulla sinistra, in alto, si scorge una garitta spagnola. Due personaggi sugli scogli sono appena leggibili. Il dipinto è una copia dell'originale spedito in Inghilterra da Giovanni Franxas. una seconda copia, sempre eseguita dal Gandolfo, come la presente, fu acquistata dalla famiglia Currò. Originariamente il nostro dipinto si trovava nel palazzo comunale di Acireale.
Bibl.: M. Leonardi, Cenni sulla vita e le
opere di
G. Gandolfo (ms. inedito).
M. Grassi, Sopra un dipinto cit. (n. 71), p. 11.
S. Brancaleone, Discorso su al vita e le opere di
G.G., Catania 1856.
S. Chines Borello, Un'opera di G.G., in <<Gior-
Nale del Gabinetto letterario dell'Acc. Gioenia>>,
vol. IX, 1884, Catania.
V. Raciti Romeo, Acireale cit. 1927, p. 133.
Esposizioni: Catania, 1939.
76. Ritratto di Emanuele Rossi
Olio su tela, cm. 64x54.
In alto a destra si legge: <<Emanuele Rossi>>.
Stato di conservazione: buono.
Dono della famiglia Rossi di Acicatena.
Inv. 189.
L'influsso accademico neoclassico appare superato in quest'opera, pregevole per ricerca psicologica, impianto e gusto del colore.
Bibl.: Luigi Gandolfo, Un pittore catanese
della prima
metà dell'Ottocento, in <<Catania>>, Rivista del
Comune, 1931, n. 5.
M. Accascina, Ottocento Siciliano cit., p. 126.