Da: Alessandro Abate, un pittore a Catania tra Otto e Novecento.
Biblioteca della Provincia Regionale di Catania, Catania, 2007
a cura di Luisa Paladino, introduzione di Giuseppe Giarrizzo

 

Estratto dal capitolo:

Alessandro Abate tra realismo e "arte nuova"
   Luisa Paladino

pag. 26

 

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Le ventisette opere qui selezionate, tra ritratti, paesaggi, soggetti di genere, di carattere sociale e di ispirazione storico-letteraria, incisioni e fotografie, tra cui non poche inedite rintracciate in collezioni private e nel mercato antiquario catanese, sul riscontro offerto dall'Albo illustrato di De Roberto le cui sbiadite foto di Michele Grita31 le riproducono affastellate nelle sale espositive, tornano a proporre, nella ricorrenza del centenario dell'Esposizione, attraverso due generazioni di artisti, un'antologia della cultura figurativa a Catania degli ultimi decenni dell’Ottocento32 con propaggini nel nuovo secolo, tra dogma verista, simbolismo post romantico e tardo eclettismo, di cui sono espressione il vecchio presidente Di Bartolo e buona parte degli artisti componenti la commissione ordinatrice.

Apre la nostra rassegna Antonino Gandolfo o Gandolfi (Catania 181-1910)33, personalità preminente dell'ambiente pittorico cittadino, formatosi con lo zio Giuseppe Gandolfo, ritrattista neoclassico della aristocrazia catanese e nel 1860-'61 con Stefano Ussi a Firenze dove conobbe i macchiaioli, presente alla mostra con ventinove opere "grandi e piccole, quadri compiuti, studi, bozzetti' di cui esponiamo L'espulsa del 1880, Musica forzata del 1882, soggetti sociali dalla vena patetica di ispirazione letteraria tra Victor Hugo e Eugene Sue34 e di modi convenzionalmente veristi; La moglie al piano datato 1882, accanto a due esempi della ritrattistica del suo secondo periodo avvicinata agli esiti del romano Antonio Mancini, quali: Monaco benedettino datato 1889, dai forti effetti chiaroscurali, proveniente dalla collezione civica, e Ritratto della moglie del 1902 che ne rivela le qualità di forte colorista 'vaporoso e umido'35
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Bibliografia
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“La fotografia degli edifizi interni, delle gallerie e delle singole mostre fu esclusivamente concessa dal comitato al fotografo cav. Michele Grita. La fotografia degli esterni, e la vendita di cartoline illustrate con vedute dell’Esposizione furono concesse al fotografo Luigi Martinez” (Arrabito, 1908, pag 24 ).
32 Per  la cultura pittorica a Catania nell'Ottocento oltre agli scritti di Accascina (1937 e 1939) e di Maganuco (1933 e 1939), si vedano i recenti Ficarra, 1987; Calvesi e Corsi, 1989; Paladino, 1990; Barbera, 1991; Idem, 2000; Idem, 2005; Paladino, Un episodio di committenza artistica privata sullo sfondo del collezionismo sette-ottocentesco catanese, in Calabrese et al, 2005; Eadem,  I ritratti …, 2005; Vitella, 2005.
33Per le notizie biografiche su A. Gandolfo v: Giacobbe in Sarullo, 1993, II pp. 221-222; Barbera, 1999, pp.190-191; A.M. Damigella in G. Barbera, 2001, p. 193.
34 cfr Guardione, 1914, pp. 20-21
35 Manzella Frontini, cit., p. 5.


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